Come si evince dal nome, questa li(bri)sta è dedicata ai libri di narrativa letti durante il 2021. Il motivo della sua esistenza è abbastanza banale in realtà: non scriverò né una nota né un lettore immaginato per ogni libro letto, ma solo per quelli che mi hanno in un qualche modo arricchito; un nuovo punto di vista, una questione o un avvenimento di cui non ero a conoscenza, l’incontro con sentimenti ed emozioni mai provate, questo è quello che cerco nei libri. Ovviamente ciò non vuol dire che i libri a cui non dedico uno spazio – diciamo – privato, non mi siano piaciuti o siano privi della suddetta caratteristica, ma solamente che, in questo momento, non mi hanno “stimolato” la scrittura (o che lo hanno fatto molto, ma necessitano di un particolare approfondimento e quindi arriveranno prossimamente su questi schermi).
Ho pensato, però, che potrebbe essere comunque carino assegnare una sorta di giudizio ai libri, un po’ per fare conoscere a voi i miei gusti e un po’ anche per darvi il mio piccolo consiglio di lettura, alla fine valutare i libri è il mio lavoro.
Detto ciò, il mio metro valoriale è così composto:



Ragno: andamenti poco scorrevoli, trame arzigogolate, aggrovigliate o poco accattivanti, linguaggio pretenzioso, poco ragionato o banale, personaggi eccessivi, inamabili o piatti e scontati. Quei libri che mi hanno provocato una o più dosi di sordo malessere.
Interiezione: MMHGNÈ
Formica: testo mediamente scorrevole, livello linguaggio medio e/o quotidiano, trama costruita bene ma non particolarmente innovativa, personaggi stereotipati ma funzionali. Quei libri che sono come le formiche durante un pomeriggio al parco: “guarda che carine!”, fine del tuo interesse per loro.
Interiezione: MEH
Ape: i libri di cui avevo bisogno, come il mondo ha bisogno delle api. Dai “comfort book” a quelli che mi hanno insegnato a vivere in un modo un po’ migliore rispetto a come fatto fin lì, passando per quelli scritti bene davvero, quelli le cui parole ti restano addosso.
Interiezione: EH BE’
Ora che siete grandemente preparat* sul mio metro di giudizio, a voi la li(bri)sta in tutto il suo splendore (si spera)!
La memoria di Babel, Christelle Dabos
Edizioni e/o, 2018
Numero di pagine: 496
Ofelia balzava da una nuvola all’altra al di sopra di una versione intatta del vecchio mondo. Non prestava la minima attenzione alle città, alle foreste e agli oceani di un tempo che le sfilavano sotto i piedi, cercava solo di raggiungere il trenuccello che volava nel cielo. Vedeva la sua sciarpa incastrata nella porta e una figura familiare dietro un finestrino: Thorn. Stava per arrivare al trenuccello quando di colpo le nuvole si erano messe a cigolare.

Il castello dei destini incrociati, Italo Calvino
Mondadori, 2016
Numero di pagine: 192
Avendo dedicato i suoi anni migliori a questa Grande Opera, il nostro anziano commensale anche adesso che si trova un mazzo di tarocchi in mano è un equivalente della Grande Opera che vuole comporre, disponendo le carte in un quadrato in cui si leggano […] tutte le storie compresa la sua. Ma quando gli sembra d’essere riuscito a far quadrare le storie degli altri, s’accorge che la sua s’è persa.

Il banchetto annuale della confraternita dei becchini, Mathias Enard
Edizioni e/o, 2021
Numero di pagine: 467
Il tesoriere Grosmollard veniva da Lione: dirigeva un grande gruppo di pompe funebri e portava da anni con umiltà e dedizione l’abito della Confraternita. “Ciascuno si guadagna la pagnotta a modo suo” era il suo motto; più d’ogni altra cosa prediligeva il gratin di cardi al midollo, il rosso chirouble e la rue Mercière a Lione.
La signora Dalloway, Virginia Woolf
Einaudi, 2012
Numero di pagine: 196
Clarissa aveva un cuore puro, ecco. Peter l’avrebbe giudicata sentimentale. Lo era. Perché era arrivata a pensare che l’unica cosa che vale la pena di dire è ciò che si sente. L’intelligenza era una sciocchezza. Bisogna dire soltanto ciò che si sente.
Cesare Lombroso. Per Tutta La Vita, Maico Morellini
Watson Edizioni, 2021
Numero di pagine: 116
E se la scienza che ho plasmato non è in grado di offrirmi ciò che cerco, è forse da folli volgere lo sguardo altrove? No, non lo è. So che lo penseresti anche tu.
Il Mago di Oz, L. Frank Baum
L’ippocampo, 2021
Numero di pagine: 250
Quanto allo spaventapasseri, dato che non aveva cervello, tirava dritto, finendo così dentro le buche e cadendo lungo disteso sui duri mattoni. Però non si faceva mai male: Dorothy lo raccoglieva, lo rimetteva in piedi e insieme ridevano allegramente dei suoi incidenti.
L’attraversaspecchi, Gli scomparsi di Chiardiluna, Christelle Dabos
Edizioni e/o, 2019
Numero di pagine: 576
Si era perfezionata nell’arte della lettura perché esplorare la verità degli oggetti era il modo in cui si sentiva più vicina alla propria. […] gli errori delle persone che l’avevano preceduta sulla terra erano diventati anche i suoi. […] aveva capito […] che gli errori sono indispensabili per costruirsi.

V for vendetta, Alan Moore e David Lloyd
Vertigo-Lion, 2017
Numero di pagine: 294
No, questa è la terra del prendi-ciò-che.vuoi. Anarchia vuol dire “senza capi” non “senza un ordine”. Questa età dell’ordung avrà inizio quando il folle ed incoerente ciclo del Verwirrung di queste notizie il suo corso avrà compiuto. Non è anarchia questa, Eve. Questo è caos.

L’attraversaspecchi, Fidanzati dell’inverno, Christelle Dabos
Edizioni e/o, 2018
Numero di pagine: 504
“Attraversare gli specchi significa affrontare se stessi” aveva detto il prozio al momento degli addii. Finché avesse avuto scrupoli, finché avesse agito d’accordo con la propria coscienza, finché fosse stata capace di guardarsi allo specchio ogni mattina, Ofelia non sarebbe appartenuta ad altri che a se stessa.

Un tè a Chaverton house, Alessia Gazzola
Garzanti, 2021
Numero di pagine: 192
Contiene una fato a colori […]. Sembrerebbe il bisnonno Angelo, anche se ha la barba che cambia un po’ i lineamenti […]. Sul retro della foto in effetti c’è scritto ANGELO. Indossa un vestito color carta da zucchero e un cappello. […] Ma ovviamente non può essere lui. Eh no.

Queenie, Candice Carty-Williams
Stile Libero Big, Einaudi, 2021
Numero di pagine: 384
Da quando mi ero trasferita a casa di mio padre Adi non mi aveva dato dato tregua, anche dopo il suo sontuoso matrimonio tradizionale […]. Ogni volta che lo incontravo non perdeva occasione per dichiarare senza giri di parole che le donne nere erano un frutto proibito per i musulmani e che andava pazzo per i grossi culi neri.

Due vite, Emanuele Trevi
Bloom, Neri Pozza, 2021
Numero di pagine: 125
Ahimè tutti questi specchi che ci offre la letteratura sono deformanti come quelli del luna park, ci rendono inverosimilmente smilzi o obesi convincendoci a riconoscerci nella deformazione. Non dico solo nei libri, ma nell’universo non c’è nulla che ci assomigli, noi stessi non ci assomigliamo […]

Diario di Lo, Pia Pera
Scrittori, Ponte alle Grazie – Prima ed. 1995
Numero di pagine: 432
La gallina è morta. Non ho fatto in tempo a farla schiattare io con la mia comparsa in blusa di seta color rame e cintura di diamanti. Mentre ero con il suo Hummie lei era già morta. Morta stecchita come suo marito che se ne stava lungo stecchito sotto di me. Magari ci ha visti.
Lolita, Vladimir Nabokov
Adelphi – Prima ed. 1955
Numero di pagine: 395
Lo si lasciava cadere, prostrata e atrocemente desiderabile, su una poltrona rossa, su una sdraio verde […] o su un qualsiasi tipo di sedia da giardino sotto un ombrellone sulla veranda, e mi ci volevano ore di blandizie, minacce e promesse per convincerla a prestarmi per pochi secondi le sue membra brune […]
Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood
Scrittori, Ponte alle Grazie – Prima ed. 1988
Numero di pagine: 400
Ho sentito che il Comandante mi osservava mentre voltavo le pagine. Sapevo di fare qualcosa che non avrei dovuto fare, e che lui provava piacere nel vedermi fare. Avrei dovuto sentirmi cattiva; secondo i lumi di Zia Lydia, io ero il male. Invece mi sentivo come una cartolina di vita da spiaggia in stile edoardiano: sconveniente.
Grishaverse – Il regno corrotto, Leigh Bardugo
Mondadori, 2019
Numero di pagine: 480
Gli altri dormivano. Kaz non ci riusciva. Van Eck aveva più soldi, più alleati e il potere della città alle spalle. Non potevano limitarsi a essere solo più intelligenti di lui, dovevano essere implacabili. E Kaz vedeva quello che gli altri non vedevano.
Grishaverse – Sei di corvi, Leigh Bardugo
Mondadori, 2019
Numero di pagine: 408
[…] Kaz espose quello che aveva in mente nei dettagli. Se il piano precedente era stato coraggioso, almeno faceva perno sulla discrezione. Il piano attuale era audace, forse persino folle. Non avrebbero semplicemente annunciato la loro presenza ai Fjerdani, l’avrebbero strombazzata.
Grishaverse – Rovina e ascesa, Leigh Bardugo
Mondadori, 2021
Numero di pagine: 288
“Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.
Grishaverse – Assedio e tempesta, Leigh Bardugo
Mondadori, 2021
Numero di pagine: 300
“Non sarà sempre così” dissi a me stessa. “Più tempo passerai da libera, più diventerà facile.” Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso sicuro dell’acciaio Grisha nella mano.
Grishaverse – Tenebre e ossa, Leigh Bardugo
Mondadori, 2020
Numero di pagine: 240
Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro.
Prima persona singolare, Haruki Murakami
Supercoralli, Einaudi, 2021
Numero di pagine: 152
“Il tuo cervello è fatto per riflettere su problemi difficili. Per aiutarti a capire qualcosa che prima ti era incomprensibile. E questo diventa la crema della vita. Tutto il resto è noia, è privo di interesse.” Ecco cosa mi aveva detto quel vecchio dai capelli bianchi.
Miss Austen, Gill Hornby
Superbeat, Neri Pozza, XXX
Numero di pagine: 288
“[…] Rimarrò senz’altro a tenervi compagnia, mia cara, se è quello che desiderate” rispose Cassandra, pensando di riuscire comunque a fare ciò che desiderava. In età avanzata si aveva meno bisogno di dormire, e se necessario sarebbe rimasta sveglia a leggere tutta la notte.
Mezza fetta di limone, Mattia Labadessa (Fumetto)
Lol, shockdom, 2020
Numero di pagine: 189
“La patatina fritta, ad esempio. È la dimostrazione di quanto siamo straordinari. Nel senso che un bel giorno abbiamo deciso di coltivare questo strano tubero, raccoglierlo, pelarlo, tagliarlo, friggerlo e mangiarlo. Noi da soli, senza nessun tutorial […] . Ti sembra poco?”
L’arminuta, Donatella Di Pietrantonio
Supercoralli, Einaudi, 2017
Numero di pagine: 176
I miei primi genitori si sono ricordati soltanto dopo cena che in casa mancava un letto per me. “Stanotte t’addormi con tua sorella, tanto siete secche,” ha detto il padre. “Domani vediamo.”
Leggi di più sul Taccuino della Silvia
Borgo Sud, Donatella Di Pietrantonio
Supercoralli, Einaudi, 2020
Numero di pagine: 168
Non immaginavo la rivoluzione che stava per cominciare, se l’avessi prevista li avrei forse lasciati fuori. Adriana si credeva un angelo con la spada, ma era un angelo sbadato e feriva anche per sbaglio. Se non fosse arrivata, chissà, tutto il resto non sarebbe accaduto.
Leggi di più sul Taccuino della Silvia
L’assassinio del commendatore, Murakami Haruki
Supercoralli, Einaudi, 2019
Numero di pagine: 856
“In un mondo in cui il tempo si sposta liberamente nelle due direzioni, non si formano abitudini né nulla del genere.” A quel punto decisi di togliermi un dubbio che avevo in testa da un bel po’. “Scusi, ma le idee hanno bisogno di una fonte di energia?” “Bella domanda!”
Cosa pensavi di fare?, Carlo Mazza Galanti
Il saggiatore, 2020
Numero di pagine: 160
Hai fatto una scelta professionale poco redditizia ma non puoi rinunciare così brutalmente alle tue ambizioni. Il lavoro cognitivo è un pilastro dell’economia globale, è il futuro nelle società della post-scarsità: ci deve essere un modo di andare avanti