Come si evince dal nome, questa li(bri)sta è dedicata ai romanzi letti durante il 2022. Il motivo della sua esistenza è abbastanza banale in realtà: non scriverò né una nota né un lettore immaginato per ogni libro letto, ma solo per quelli che mi hanno in qualche modo arricchito; un nuovo punto di vista, una questione o un avvenimento di cui non ero a conoscenza, l’incontro con sentimenti ed emozioni mai provate (a volte invece molto care), questo è quello che cerco nei libri. Ovviamente ciò non vuol dire che i libri a cui non dedico uno spazio – diciamo – privato, non mi siano piaciuti o siano privi della suddetta caratteristica, ma solamente che, in questo momento, non mi hanno “stimolato” la scrittura (o che lo hanno fatto molto, ma necessitano di un particolare approfondimento e quindi arriveranno prossimamente su questi schermi).
Ho pensato, però, che potrebbe essere comunque carino assegnare una sorta di giudizio ai libri, un po’ per fare conoscere a voi i miei gusti e un po’ anche per darvi il mio piccolo consiglio di lettura, alla fine valutare i libri è il mio lavoro.
Detto ciò, il mio metro valoriale è così composto:



Ragno: andamenti poco scorrevoli, trame arzigogolate, aggrovigliate o poco accattivanti, linguaggio pretenzioso, poco ragionato o banale, personaggi eccessivi, inamabili o piatti e scontati. Quei libri che mi hanno provocato una o più dosi di sordo malessere.
Interiezione: MMHGNÈ
Formica: testo mediamente scorrevole, livello linguaggio medio e/o quotidiano, trama costruita bene ma non particolarmente innovativa, personaggi stereotipati ma funzionali. Quei libri che sono come le formiche durante un pomeriggio al parco: “guarda che carine!”, fine del tuo interesse per loro.
Interiezione: MEH
Ape: i libri di cui avevo bisogno, come il mondo ha bisogno delle api. Dai “comfort book” a quelli che mi hanno insegnato a vivere in un modo un po’ migliore rispetto a come fatto fin lì, passando per quelli scritti bene davvero, quelli le cui parole ti restano addosso.
Interiezione: EH BE’
Ora che siete grandemente preparat* sul mio metro di giudizio, a voi la li(bri)sta in tutto il suo splendore (si spera)!
Lingua nativa, Suzette Haden Elgin
Del Vecchio editore
“”Quando noi donne diciamo “Codifica”, con la C maiuscola […] intendiamo la creazione di un nome per un pezzo del mondo che, per quanto ne sappiamo, non è mai stato scelto da nessuna lingua umana per avere un nome e che non è stato così all’improvviso creato, trovato o gettato sulla vostra cultura. Intendiamo il dare un nome a un pezzo che esiste da molto tempo ma che nessuno prima ha mai ritenuto sufficientemente importante da meritarsi un proprio nome.”
La canzone di Achille, Madeline Miller
Marsilio
“- Hai scelto lei invece di me – dice.
– Invece del tuo orgoglio. – La parola che uso è hubris. La nostra parola che indica l’arroganza che si innalza fino alle stelle, una violenza e una furia terribili come quelle degli dei.”
#teamBriseide
Odissea, Omero
Traduzione di Daniel Russo della versione in prosa e in inglese di Samuel Butler, in appendice: Penelope di Dorothy Parker, Il canto di Penelope di Margaret Atwood, More news from nowhere di Nick Cave e The Bad Seeds, La tela di Penelope, o chi inganna chi di Augusto Monterosso e L’ipotesi di Guido Gozzano
Blackie edizioni
“In the pathway of the sun, / In the footsteps of the breeze, / Where the world and sky are one, / “He shall ride the silver seas, / He shall cut the glittering wave. // I shall sit at home, and rock; / Brew my tea, and snip my thread; / Bleach the linen for my bed. / They will call him brave.”
L’esule, Pearl S. Buck
Mondadori
“Il suo momento di maggior loquacità era tuttavia la domenica sera. Era stata due volte in chiesa: alla mattina aveva partecipato alla funzione nella cappella cinese, seguita nel pomeriggio da quella patetica riunione di donne e uomini bianchi, che si ritrovavano insieme in un paese lontanissimo da casa, senza una vera convinzione, per adorare il Dio del loro ricordo.”
(È tanto bello quanto noioso)
Novecento, Alessandro Baricco
Feltrinelli
“Era fatto così, lui. Un po’ come il vecchio Danny: non aveva il senso della gara, non gli fregava niente sapere chi vinceva: era il resto che lo stupiva. Tutto il resto.”
La saga di Vigdis, Sigrid Undset
Utopia
Non è stata una frase in particolare a colpirmi, ma l’intero libro: si può sentire ogni cosa dal tremendo freddo nordico all’amore, che può essere altrettanto tremendo.
Canne al vento, Grazia Deledda
Edimedia
“Un usignolo cantò sull’albero solitario ancora soffuso di fumo. Tutta la frescura della sera, tutta l’armonia delle lontananze serene, e il sorriso delle stelle ai fiori e il sorriso dei fiori alle stelle, e la letizia fiera dei bei giovani pastori e la passione chiusa delle donne dai corsetti rossi, e tutta la malinconia dei poveri che vivono aspettando l’avanzo della mensa dei ricchi, e i dolori lontani e le speranze di là, e il passato, la patria perduta, l’amore, il delitto, il rimorso, la preghiera, il cantico del pellegrino che va e va e non sa dove passerà la notte ma si sente guidato da Dio, e la solitudine del poderetto laggiù, la voce del fiume e degli ontani laggiù, l’odore delle euforbie, il riso e il pianto di Grixenda, il riso e il pianto di Noemi, il riso e il pianto di lui, Efix, il riso e il pianto di tutto il mondo, tremavano e vibravano nelle note dell’usignolo sopra l’albero solitario che pareva più alto dei monti, con la cima rasente al cielo e la punta dell’ultima foglia ficcata dentro una stella.”
La saga di Gösta Berling, Selma Lagerlöf
Iperborea
“Rallegra chiunque gli stia vicino, perciò tutti tacciono il male che può aver causato.”
Tutti i racconti, Virginia Woolf
Newton Compton
“Quell’osservazione parve stranamente collimare con ciò che aveva pensato lui, con quella molle sensazione di vita che precipitava per poi ricomporsi in bell’ordine, quel senso del petalo che cadeva e della rosa intatta. Ma era ‘felicità’ quella?”
Le onde in Romanzi, Virginia Woolf
BUR Rizzoli, 2012
“Ho paura della scossa, della sensazione che mi balza addosso, perché non posso sistemarla come fate voi – non posso far colare un momento in quello successivo”
Alice nel paese delle meraviglie & Al di là dello specchio, Lewis Carrol e MinaLima
Ippocampo edizioni, 2019
Jekyll e Hyde, Marco Zamanni e Enrico Corso
Watson edizioni, 2019
Non avrebbe senso inserire una citazione visto che è un gamebook. Però, vi dico, io ci ho giocato già due volte e la seconda volta è stata più divertente della prima. Magari vi racconterò della terza, in cui spero di non ottenere un altro PESSIMO come risultato!
Génie la matta, Inès Cagnati
Adelphi, 2022 (I ed. francese 1976)
Pagine: 528
“Diceva: «Non ho mai avuto niente, io». Io dicevo: « Hai me». Ma lei continuava a piangere. Allora credevo che non mi volesse. Volevo amarla ogni minuto della mia vita perché mi volesse, la seguivo dappertutto. Lei diceva: « Non starmi tra i piedi».”
Che cosa sa Minosse, Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli
Giunti, 2020
Pagine: 184
“Sempre cautamente si rimise sotto le coperte. Il tempo di decidere che voleva addormentarsi subito e sentì di nuovo lo scricchiolio dei cinque maledetti gradini. […] Maurizio si alzò di nuovo, uscì sulla scala, chiuse la porta dietro di sé […] e ascoltò. Solo il silenzio della torre.”
Kafka sulla spiaggia, Murakami Haruki
Einaudi, 2013
Pagine: 528
“Vede, signor Ōshima, – riprendo, – intorno a me succedono molte cose. Alcune sono io che le ho scelte, altre assolutamente no. Ma io non capisco più dove sia il confine tra le une e le altre. Mi sembra che persino le cose che credevo di avere scelto, in realtà era stabilito dovessero accadere già prima […]”
M. L’uomo del secolo, Antonio Scurati
Bompiani, 2018
Pagine: 848
“Trattare, ingannare, minacciare. Lo stantuffo dei pistoni che trasmette il moto alle bielle, e queste alla ruota motrice, sembra ripeterlo come un rosario di derelizione. Trattare, ingannare, minacciare. Trattare con tutti, tradire tutti.”
L’uomo che ride, David Hine, Mark Stafford
Npe
Pagine: 167
Good omens, Terry Pratchett e Neil Gaiman
Mondadori
Pagine: 384
“Ho deviato per evitare di investire un tibetano in mezzo alla strada” disse. “Almeno, mi sembra. Forse sono proprio impazzito.” […]
“Se anche lo sei, non se ne accorgerà nessuno.”
La serie è carina, invece.
Vita mortale e immortale della bambina di Milano
Domenico Starnone
Einaudi (I ristampa, 2021)
Pagine: 145
“Devo dire, però, che più che un folletto scamazzaincubi, preferivo essere un poeta incantatore che sottrae le fidanzate alla fossa dei morti.”
Il doppio voto mi sembra necessario: la scrittura è sublime, ma la storia, con tutto il rispetto del mondo, l’ho trovata un po’ noiosa.
Klara e il sole
Kazuo Ishiguro
Einaudi (I ed. autografata)
Non sono riuscita a scegliere una frase in particolare: questo libro è un capolavoro di dolcezza, di quella che sopravvive sempre, di quella a cui non si può rinunciare dopo averla provata. Ci vorrebbe una Klara per ognuno di noi.
La profezia dell’armadillo – Artist edition
Zerocalcare
Bao publishing, 2017 (12° edizione)
“Scusa armadillo ma la questione è grave, mi occorre un parere più autorevole. Senza offesa… Pronto ma’? Per te sono capace di curare una pianta?”
L’eccellente avventura di Marta e Jason
Beppe Tosco, Armando Quazzo
Bompiani, 2021 (1° edizione)
“L’abbraccio fra due salmoni va immaginato. Senza braccia o zampe ci si abbraccia a testate. E così fanno anche Marta e Jason.”
Dissipatio H.G., Guido Morselli
Adelphi, 2012 (6°edizione)
Scritto nel 1973 e pubblicato per la prima volta nel 1977
pagine: 142
“Mi potrei definire: un pensiero mortuario che sfiora sgomento la morte consumata, mentre vagheggia la Morte-ipostasi, la morte trionfante e universa (a patto, si capisce, di esserne eccettuato). E ha costruito, circostanziato, tutta questa storia, il cosiddetto Evento, dalla notte del 2 giugno, per inventarsi una speranza-rifugio, nel sogno antico dell’immortalità (si capisce) soltanto sua, come soltanto sua voleva la vita. E tutta questa storia sarebbe la funebre trovata di un solipsista feroce, ma d’altra parte pusillo e poltrone, che respinge caparbiamente l’idea di morire.“
Un #Libriscorsi estivo e un nuovo obiettivo invernale:
Wrap up 2022 – La lista (forse) completa
117: questo è il numero dei libri che ho letto e ascoltato nel corso del 2022. Molto bene direi, soprattutto perché il 17 è il mio numero fortunato e ho arbitrariamente deciso che è il segno che dimostra che questo 2022 è stato un buon anno. È anche vero che pare che il cervello umano…
Librincorso: ottobre e novembre
Non ho abbandonato il progetto Nobelista, devo solo capirlo meglio, per ora ho letto quattro libri e mezzo, arenandomi su L’esule, che sto trovando di una noia mortale e che mi sa che abbandonerò a favore di Stirpe di drago nella speranza che questo sia più vivace, e affondando definitivamente sull’opera poetica di Mistral. In…