Non ho abbandonato il progetto Nobelista, devo solo capirlo meglio, per ora ho letto quattro libri e mezzo, arenandomi su L’esule, che sto trovando di una noia mortale e che mi sa che abbandonerò a favore di Stirpe di drago nella speranza che questo sia più vivace, e affondando definitivamente sull’opera poetica di Mistral.
In ogni caso, gli ascolti, le letture e l’acquisto – a tratti compulsivo – di libri stanno continuando. Di audiolibri ne ho ascoltati parecchi negli ultimi 2 mesi, la lista completa la trovate nella li(bri)sta, quelli che mi sono piaciuti di più sono stati, senza dubbio e in ordine sparso, The Sandman – Atto III, L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre di Marilù Oliva, L’orto di un perdigiorno di Pia Pera e La cucina inglese di Miss Eliza, Annabel Abbs.
Per quanto riguarda le letture, come dicevo, dopo aver lasciato nell’abisso le nobeliste, ho letto con piacere Mussolini ha fatto tanto per le donne di Mirella Serri e Novecento di Alessandro Baricco*, mentre in lettura ho La crociera di Virginia Woolf – un po’ lentino – e Il cervello sintattico di Marco Tettamanti; credo che una volta finito uno dei due darò un’ultima possibilità a L’esule**, se no passo a Stirpe di drago e se va
male pure con lui spero che le alte sfere della letteratura mi potranno perdonare. In realtà sono già in fibrillazione per i nuovi acquisti e temo di non riuscire a concentrarmi a sufficienza sugli altri, ma ci proviamo.
*Questo l’ho letto nella versione e-book; sono 43 pagine e consiste in un monologo molto famoso – e il film che ne è stato tratto è meraviglioso, tanto che sono entrata in fissa con la musica Jazz, ma questa è un’altra storia -. Il fatto è che è estremamente potente e cangiante, più ci ragioni più significati emergono, ogni punto di vista una storia che pone l’accento su tasti diversi – non era voluto -; poi quanto è bella la musica Jazz?
**17.11, Aggiornamento. Ho letto il primo e il secondo capitolo dell’Esule, dal primo ho tirato fuori una nota, cosa che non mi è riuscita con i primi due romanzi, infatti, le prime due note non mi convincono per niente e quindi niente terza causa desolazione e sofferenza, però conto di ritrovarmi e riuscire a portare a termine l’impegno. Nel frattempo, fra alti e bassi, continuerò a leggere nella speranza di superare anche questo periodo.
Credo di aver bisogno di fare un punto della situa: nuovi acquisti, libri arretrati, libri in lettura e libri in ascolto; in totale sono 29, quindi direi che, uno, sono a posto per alcuni mesi, due, ho bisogno di una nuova libreria.
Audiolibri in ascolto:
- Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov (Emons): sarò sincera, lo uso per addormentarmi, dieci minuti e sono secca, inutile dire che a questo ritmo finirò di ascoltarlo nel 2025, ma va bene lo stesso!
- Il pendolo di Foucault di Umberto Eco (Emons): difficile però interessante, lo ascolto in sessioni prolungate mentre faccio i mestieri, coloro o – cosa molto rara – stiro;
- La lettrice scomparsa di Fabio Stassi (Emons): questo l’ho appena iniziato, ma mi pare sia un ascolto che si presta bene all’accompagnamento delle incombenze quotidiane: cucinare, spostamenti, pause caffè e sigaretta e cose così.
Libri in lettura:
- Una pietra sopra di Italo Calvino (Mondadori): se non sbaglio ho letto i primi tre saggi, interessanti
- L’esule di Pearl S. Buck (Oscar Mondadori): sì sono in ritardo, le motivazioni sono varie ed eventuali, ma si sta migliorando.
- La crociera di Virginia Woolf (Romanzi, BUR Rizzoli): sono quasi a metà, anche questo un po’ noiosino, senza contare che è lunghissimo, però si va avanti, un sacco di stimoli per il mio povero sonno.
- Il cervello sintattico di Marco Tettamanti (Carocci editore): molto interessante, ne ho letto circa un terzo.
Nobeliste, una visione d’insieme fin qui:
OTTOBRE
La saga di Gösta Berling di Selma Lagerlöf (Iperborea): formica
Canne al vento di Grazia Deledda (Edimedia): ape
La saga di Vigdis di Sigrid Undset (Utopia): ape
Vita di Sant’Halvard di Sigrid Undset (Solfanelli): se Caparezza è troppo politico, questo è troppo cattolico
- L’Esule di Pearl S. Buck (Mondadori): un’ape noiosina
NOVEMBRE
La lettura continua: L’Esule di Pearl S. Buck (Mondadori): ape – qui le impressioni sul primo capitolo
- Canto che amavi di Gabriela Mistral (Marcos y Marcos): ho deciso di fare così: non credo abbia molto senso leggere le poesie una in fila all’altra giusto per arrivare in fondo, ma credo che seguirò l’istinto, quando mi capiterà di passarci davanti e penserò al libro leggerò una o due poesie; potrebbe essere un buon metodo!
- Luglio di Nadine Gordimer (Feltrinelli): è un romanzo ambientato in un futuro ipotetico in cui non solo è finito l’apartheid ma in cui i bianchi sono letteralmente costretti a scappare dal Paese.
- Poesie di Nelly Sachs (Einaudi): ho letto qualche poesia aprendo il libro a caso, le sento di più di quelle della Mistral, peccato che non sappia il tedesco e quindi possa leggere solo la traduzione.



Nuovi acquisti:
- I segreti delle parole di Noam Chomsky e Andrea Moro (La nave di Teseo): “Un dialogo appassionato sulla scienza del linguaggio, sui misteri che non sono ancora stati chiariti e che forse non lo saranno mai” (dall’aletta)
- Lingua nativa di Suzette Haden Elgin (Del Vecchio Editore): consigliato su IG da Linguisticattiva, che se non lo fate già vi consiglio di seguire,
i contenuti sono molto interessanti e lei è molto simpatica, è un romanzo distopico ambientato nel XXII secolo in cui i Linguisti detengono il potere e le donne vengono private ancora una volta delle loro libertà. Primo di una trilogia.
- Saffo, la ragazza di Lesbo di Silvia Romani (Einaudi): figura che mi affascina da sempre, una volta entrata alle Hoepli la copertina delicata ha richiamato immediatamente la mia attenzione, non vedo l’ora di leggerlo!
- A Parigi con Marcel Proust di Luigi La Rosa (Giulio Perrone Editore): una rilettura personale della vita di Marcel Proust, mi ha molto incuriosito. È il quarantesimo volume della collana Passaggi di dogana, progetto molto interessante.
- Odissea, edizione in prosa con approfondimenti e scritti di altri scrittori (Blackie): non vedo l’ora di leggerlo, le premesse sono ottime e io ultimamente sono davvero in fissa con Ulisse e tutti i personaggi che ha incontrato nel suo viaggio, è arrivato il momento di leggere l’originale!
- Una banda di idioti di John Kennedy Toole (Marcos y Marcos): questo non so di che parla, ma la copertina è troppo simpatica e Marcos y Marcos è comunque una certezza, quindi eccoci qui!
Romanzi, saggi e fumetti arretrati (di questi metto solo il link perché sono stati citati ripetutamente all’interno del taccuino)
- Trattato del ribelle di Ernst Jünger (Adelphi)
- Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi di Paul Ginsborg (Einaudi)
- Invisibili di Criado Perez (Einaudi)
- 1794 di Natt Och Dag (Einaudi)
- 1795 di Natt Och Dag (Einaudi)
- Il segreto di Pietramala di Andrea Moro (La nave di Teseo)
- La biblioteca dei giusti consigli di Sara Nisha Adams (Garzanti)
- M, l’uomo della provvidenza di Antonio Scurati (Bompiani)
- Robin Hood di Alexandre Dumas (Einaudi)
- L’uomo che ride di Victor Hugo (Rusconi)
- Bastogne di Enrico Brizzi e Maurizio Manfredi (Baldini & Castoldi Dalai)
- The Sandman – Atto II di Neil Gaiman e Mike Dringenberg (Vertigo)
Direi che di cose da leggere ne ho a sufficienza almeno per quattro, cinque mesi; per cercare di fare qualcosa di sensato potrei sfruttare le vacanze di Natale per leggere l’Odissea e Lingua nativa, i due libri che al momento mi stanno facendo prudere di più le mani, mentre in questi ultimi giorni di novembre finirò l’Esule, leggerò Luglio e continuerò la lettura casuale delle poesie di Mistral e Sachs. La prima parte di dicembre invece la dedicherò a quelle letture e a quegli ascolti che mi sto trascinando dietro da troppo tempo.
Ora mi sento meglio!