Klara, il Sole, una dolcezza che salva

Eccomi, caro taccuino, sono qui per raccontarti che lunedì scorso ho tenuto fra le mani uno dei libri più teneri che io abbia mai letto. Di Ishiguro, ho letto gli ultimi tre libri, ovvero quelli pubblicati fra il 2005 e il 2021, e in ognuno di questi ho trovato qualcosa di unico e speciale. La cifra di quest’ultimo è sicuramente la dolcezza di Klara, un androide dall’aria un vagamente francese che viene comprato da Josie, una ragazzina di 14 anni che ha reagito malamente al processo di “potenziamento”; cosa sia nel dettaglio non lo so, non viene spiegato nel libro, ma ha sicuramente a che fare con l’intelligenza, perché l’amico di Josie, Rick, non è stato potenziato e quindi non ha quasi alcuna speranza di essere ammesso al college. Il fatto è che Josie sta morendo e che la madre non può accettarlo: perdere la seconda figlia nello stesso modo della prima equivarrebbe anche alla sua morte. E a Klara lo dice chiaro e tondo, durante una gita fuoriporta che si rivela per Klara una prova generale: la madre vuole sostituire la figlia con lei, vuole trasferire la Cpu da un robot a un altro, Klara diventerebbe Josie e lei potrebbe ricominciare ad essere felice. Chissà se anche Klara è d’accordo?

Anche questo libro, come tutti gli altri nati dalla penna di questo scrittore mi è rimasto addosso, è difficile spiegare le emozioni che ho provato leggendolo, posso solo consigliarne vivamente la lettura e cercare un po’ di Klara nelle persone che mi stanno intorno.

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